Prima trasvolata storica per un F-35 con ai comandi un pilota italiano

Una giornata di orgoglio nazionale quella che si è svolta il 5 Febbraio scorso e passata un po’ in sordina dai media nazionali. Per la prima volta in assoluto un F-35A ha compiuto la trasvolata oceanica, partendo dal Portogallo per poi raggiungere la base aerea di Patuxent River nel Maryland, Stati Uniti, attraverso un volo di circa 7 ore.

Ai comandi si trovava il Maggiore Gianmarco, “Ninja”, esperto pilota di Tornado e abilitato all’ F-35 da Novembre, presso la base aerea di Luke in Arizona, accumulando un bagaglio personale di 80 ore di volo. Al suo arrivo parecchi generali dell’ aviazione italiana si sono congratulati per la riuscita dell’impresa, che ha visto anche l’impiego di un aereo rifornitore italiano KC-767, rendendo in questo modo completo il successo tricolore anche dal punto di vista logistico.

Il risultato di questa impresa è dato dall’ alto livello tecnico raggiunto dall’aeronautica militare italiana, e denota una preparazione ed una professionalità che ci pone sicuramente ai primi posti tra le aviazioni alleate. L’ aereo ha potuto effettuare ben quattro rifornimenti in volo, di cui tre caratterizzati da bassa visibilità e turbolenze, mentre l’ ultimo è stato effettuato per sicurezza poco prima dell’ atterraggio presso la base americana. Il Maggiore Gianmarco ha voluto sottolineare la grande manovrabilità del velivolo e una sicurezza nel comportamento in volo notevole, tanto da far passare queste manovre, avvenute in condizioni sicuramente non ottimali, come una routine e niente di piu’.

L’aereo con numero di matricola MM7332 e appartenente al 32 Stormo è anche il primo ad essere assemblato totalmente in Italia, grazie al gruppo Alenia Aermacchi. La linea produttiva dovrebbe essere in grado di fornire aerei per i reparti italiani e per l’ aviazione Olandese, con una capacità di produzione in numero di esemplari ancora da definire in base alle esigenze politiche ed economiche. In ogni caso rimane il fatto che per questo aereo la prima vera trasvolata è stata effettuata da un team completamente italiano, su un prodotto della nostra industria aeronautica e, voglio ancora una volta sottolinearlo, si tratta oltre che di un momento di orgoglio, anche di un notevole significato dal punto di vista delle capacità operative della’ Aeronautica Militare.

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