Operato il maresciallo dei cc : nel cranio 80 pallini

l carabiniere in sala operatoria per due ore. Nel cranio 80 pallini da caccia, uno vicino a un occhio. Malore in cella, trasferito dal carcere all’ospedale il giovane che gli ha sparato: interrogato dal gip, non risponde.

È proseguito fino alle 21,30 di lunedì, ben due ore, il delicato intervento chirurgico al quale è stato sottoposto, all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dov’era stato trasferito sabato, il maresciallo dei carabinieri Massimiliano Dima, vicecomandante della stazione di Calcio, raggiunto alla testa da una raffica di una ottantina di pallini sparati con il fucile da Massimo Filisetti, il ventiquattrenne poi arrestato dai colleghi di Dima.

La prognosi resta riservata, anche se il sottufficiale dell’Arma non è in pericolo di vita: i pallini del fucile da caccia gli sono infatti penetrati nella testa – uno tra l’altro vicinissimo a un occhio – e probabilmente – ma i medici lo decideranno nelle prossime ore – Dima dovrà poi essere di nuovo operato in seguito. Il suo decorso sarà dunque piuttosto lungo e delicato. Il suo ferimento, venerdì sera, è stato il momento più concitato delle due ore e mezza ad alta tensione vissute all’esterno della cascina Basse Oglio, nella campagna tra Calcio e Pumenengo, dove l’intera famiglia Filisetti si era barricata dopo che lo stesso maresciallo Dima, assieme a un collega, si era presentato all’abitazione per la revoca del porto d’armi al padre di Massimo Filisetti.

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