“Dal momento che la crisi siriana continua, è il momento di dividere il paese in più parti,” dice James Stavridis, ex comandante della NATO in Europa e ammiraglio in pensione della Marina degli Stati Uniti.
Stavridis spiega i diversi modi per rendere possibile la divisione.Il modello della Jugoslavia, della Bosnia e dell’Iraq * dovrebbero essere esposti come varianti sul tavolo dei negoziati a Ginevra.” La proposta di Stavridis è una frammentazione della Siria, in modo tale da costruire intorno a Damasco un quartiere alawita sotto il governo Assad, mentre una regione centrale potrebbe finire sotto il governo sunnita moderato e, infine, nella regione orientale un governo con a capo i Curdi.
Da non sottovalutare la seconda opzione proposta dall’ammiraglio , ovvero quella suddividere la Siria come la Bosnia.Nell’agosto del 1995 infatti , la Nato bombardò obiettivi militari serbi in Bosnia durante l’assedio di Sarajevo. Questa operazione militare aerea, si concluse con gli accordi di pace firmati nel novembre dello stesso anno a Dayton negli Stati Uniti, tra Serbia, Croazia e Bosnia, e rappresentò la fine della guerra e la divisione territoriale lo Stato della Bosnia-Erzegovina che diede vita , di fatto ,a due stati federali:
- la Federazione di Bosnia ed Erzegovina (Federacija Bosne i Hercegovine)
- la Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina (Republika Srpska)
Tuttavia, malgrado gli accordi di pace raggiunti, i bombardamenti dell’intervento militare della NATO causarono tra l’ agosto e il novembre del 1995, la morte di circa 1.000 soldati e 2.000 civili. Da allora, le dispute territoriali e le discussioni sono ancora all’ordine del giorno nella regione, ed è ancora necessaria la presenza di caschi blu.
*(l’ esempio di federazione a modello Iraqeno non dovrebbe essere una buona opzione , dal momento che il governo non controlla il proprio territorio)