Missioni militari pagate con buoni ferie

Partecipano ad una esercitazione internazionale di quasi tre mesi e lo Stato anziché riconoscere l’indennità liquida il dovuto in “buoni ferie”.

«Ma con questi non si mangia né si pagano le bollette».

È una madre di famiglia a prendere carta e penna e a scrivere al ministro della Difesa Roberta Pinotti, dopo che un’interrogazione depositata a suo tempo dalla Lega nord non ha avuto esiti.

Una cartella fitta fitta, molto garbata, quella che la donna, madre di famiglia del Pordenonese e moglie di un militare, invia alla massima autorità politica delle Forze armate, il ministro appunto, e alle massime autorità militari, i capi di stato maggiore di Difesa ed Esercito.

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