BOLOGNA – Entrato in ospedale con l’ernia del disco ne è uscito su una sedia a rotelle, con le gambe completamente paralizzate. E’ una brutta storia quella capitata ad un giovane militare dell’Esercito che a soli 39 anni ha visto la sua esistenza segnata per sempre. Va detto subito che, secondo i pm, i medici che lo hanno avuto in cura al Maggiore non hanno alcuna responsabilità, tanto è vero che nei mesi scorsi è stata presentata una richiesta d’archiviazione che è ancora sulla scrivania del gip.
Un’archiviazione che è contestata dai difensori dell’ex soldato, che hanno già presentato opposizione alla richiesta della procura e sollecitato il giudice quantomeno ad approfondire la questione.
I fatti iniziano nel gennaio 2009 quando al militare viene riconosciuta una “lombosciatalgia in ernia discale L3-L4 e L4-L5″, dipendente da causa di servizio. Col tempo la situazione si aggrava, pur trattandosi di una patologia piuttosto diffusa, e il militare, proprio per la sua condizione, viene destinato a incarichi tecnico amministrativi. Nel frattempo si inizia a ragionare di un intervento chirurgico per tentare di stabilizzare la situazione. Ma non c’è tempo perché il 4 novembre 2015 arriva un vero e proprio blocco alla schiena e il militare viene accompagnato al Maggiore dove ai medici mostra tutta la documentazione sanitaria precedente.
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