Maresciallo dei carabinieri muore stroncato dalla Sla

Ha perso la sua battaglia contro la Sla, combattuta per due anni con grande dignità e forza di spirito.

Ma, dopo aver lottato per tanto tempo, Stefano Cambiati, maresciallo dei carabinieri, lucchese e che da ultimo ha lavorato nei Ros di Livorno, è morto nella notte.

Molto conosciuto nel suo ambiente e stimato da tantissimi colleghi, è scomparso all’età di 51 anni, lasciando la moglie e un figlio di appena 8 anni. La Sla gli era stata diagnosticata nel dicembre 2014, e si era sottoposto al trapianto delle cellule staminali, tra i primissimi in Italia.

 Nonostante la sua forza e il suo coraggio, la malattia lo ha strappato all’affetto dei suoi cari.A dare la notizia della sua drammatica scomparsa il suocero Umberto Franchi, con un messaggio su Facebook addolorato, non senza una vena polemica: “Stamani, dopo appena due anni di Sla, è morto il mio genero Stefano: oltre ad essere giovane, era una persona intelligente e brava. Mi dispiace moltissimo. Lo stato anziché spendere i soldi nella ricerca scientifica , spende miliardi in armamenti e la Sla non perdona”.
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