Mafia: ufficiale Carabinieri, in casa Ciancimino ‘pizzino’ con minacce a Berlusconi

Palermo, 9 set. (AdnKronos) – Durante la perquisizione nell’abitazione di Massimo Ciancimino, nel 2005, l’allora capitano dei Carabinieri Antonello Angeli trovò una scatola “con all’interno diversi documenti, tra cui un foglio di carta, una sorta di ‘pizzino’, un manoscritto contenente una minaccia a Silvio Berlusconi”. Lo rivela in aula lo stesso ufficiale dei Carabinieri, oggi tenente colonnello dell’Arma, deponendo come teste al processo sulla trattativa tra Stato e mafia, in corso davanti alla Corte d’Assise di Palermo.

La perquisizione fu decisa nell’ambito di una inchiesta per riciclaggio a carico del figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo, Vito Ciancimino.

“Non ricordo se ci aprì il fratello di Massimo Ciancimino, entrammo, e ricordo che ho proceduto a perquisire la sala-soggiorno, il personale andò nelle camere, e il personale della Guardia di Finanza riceveva di volta in volta le carte che i Carabinieri gli portavano, per fare una valutazione immediata su importanza carte”, racconta Angeli.

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