Licenze non concesse. Il “nuovo Sindacato dei Carabinieri NSC” si appella al Comando Generale dell’ Arma

RIceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del ” Nuovo Sindacato dei Carabinieri” N.S.C.

DIRITTI COSTITUZIONALI ANCORA SOTTO ATTACCO. NEL 2020 COMANDANTI CHE NEGANO DIRITTI ACQUISITI A CHI RIFIUTA DI DIRE COSA DEVE FARE CON LE PROPRIE FERIE.

Il Segretario Generale del Nuovo Sindacato Carabinieri Massimiliano Zetti, rende noto che “questa O.S dopo essersi occupata di licenze ordinarie non concesse a chi rifiutava di dire i motivi della richiesta di fruizione , dopo i tentativi di cancellazione dei recuperi riposo accaduti a in Lombardia, dopo i riposi attribuiti “d’ufficio” presso una Compagnia dei Carabinieri nelle Marche, deve occuparsi del caso del Comandante di una Compagnia dei Carabinieri in provincia di Verona che con atto d’imperio, VIETA  l’istituto previsto dalla legge della cosiddetta “Cessione delle ferie” previsto dall’art. 87. Co. 4 bis, D.L. n. 18/2020 convertito in L. 27/2020, in favore di un militare di quella Compagnia.

“Giova ricordare”, prosegue Zetti – “che tale beneficio come previsto dalla Legge predetta e ribadito dalle circolari n. 155/36-5-2016 datata 3 giugno 2020 del Comando Generale Arma Carabinieri e n. 208127 del Ministero della Difesa – Direzione Generale per il Personale Militare, non è soggetto né a revoca, né a termine, né a condizione.

Tuttavia pare che quella scala gerarchica abbia chiesto al militare interessato, beneficiario della donazione, di addurre le motivazioni inerenti l’utilizzo del suddetto istituto pena il diniego dell’esercizio di tale diritto.  

“La situazione ha dell’incredibile e desta preoccupazione – afferma Zetti” – in quanto questa continua violazione di diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione, non fa altro che essere la prova della necessità di avere referenti sindacali in ogni più piccolo sperduto comando d’Italia e la dice tutta sulla necessità della presenza di un Sindacato che vigila sul rispetto dei diritti basilari dei Carabinieri.  

Sembra assurdo che, nel 2020, vi siano Comandanti che ancora non hanno recepito o ignorano la normativa vigente e che, siano refrattari a facilitare la predetta cessione e conseguente fruizione della licenza.”

Premesso quanto sopra, prosegue Zetti – “si ritiene che tale prassi e tale indebita richiesta di notizie circa le motivazioni di natura privata sull’utilizzo delle proprie “ferie”, non sia in linea non solo con la Legge ordinaria summenzionata ma in maniera ancora più grave con l’art. 36 comma 3 della Costituzione, a mente del quale “il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite”.

“Pertanto” – conclude Zetti”- “questo Sindacato chiede l’intervento immediato del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri presso il Comandante della Compagnia Carabinieri di Legnago, al fine di ripristinare la normalità regolamentare che sta turbando la serenità del personale coinvolto, richiamando quei Comandanti di Compagnia abbisognevoli di indottrinamento e/o ricondizionamento sul tema specifico.


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