Liberatoria per invio in missione in Teatro operativo – L’ Esercito smentisce e prende provvedimenti





In un articolo de ” il fatto quotidiano” di questa mattina 18 ottobre 2018, è stata resa nota una vicenda relativa alla compilazione di una “liberatoria” sottoposta ai militari della Brigata Garibaldi prima del loro invio in teatro operativo ( Missione Estera).

La particolarità della vicenda è che i militari, apponendo la firma e di conseguenza il  loro consenso,  avrebbero esonerato l’Amministrazione militare da ogni responsabilità civile e penale, anche soggettiva, su qualsiasi  infortunio, malattia o altro danno alla salute che  non fosse stato riconducibile ad una eventuale azione bellica.   I Vertici dell’ Esercito Italiano, non appena venuti a conoscenza del  misfatto, non solo hanno immediatamente preso le distanze smentendo qualsiasi coinvolgimento, ma hanno dichiarato di aver avviato un’approfondimento d’ indagine interno,  valutando  l’adozione dei  necessari provvedimenti nei  confronti del personale responsabile .

Di seguito proponiamo la nota diffusa dall’ Ufficio Pubblica informazione e Comunicazione dello Stato Maggiore dell’ Esercito Italiano :




Roma 18 ottobre. In merito all’ articolo pubblicato questa mattina su Il Fatto Quotidiano, relativo ad una dichiarazione liberatoria fatta firmare ai soldati della Brigata Garibaldi a premessa del loro impiego nel Teatro Operativo , si precisa che si tratta di un’iniziativa impropria in quanto né lo Stato Maggiore dell’Esercito né altri Comandi hanno mai dato disposizioni in tal senso”.

“Non esiste infatti alcun precedente riconducibile a questa casistica in  quanto tale atto non rientra nelle direttive di approntamento emanate dallo Stato Maggiore dell’Esercito. Si tratta di un errore interpretativo a cui si è posto rimedio dando immediatamente l’ordine di cessare la distribuzione del ‘documento’ al personale, e di ritirare quelli eventualmente già compilati e sottoscritti”.

Peraltro i militari in missione sono edotti sia durante la fase di approntamento (a cura del reparto interessato) sia nella fase di “in  processing” all’atto dell’arrivo in Teatro Operativo (a cura di personale del contingente) delle precauzioni e dei comportamenti da adottare in missione”.

La Forza Armata, oltre ad avviare il necessario approfondimento d’indagine interno, sta procedendo “alla valutazione/adozione dei necessari provvedimenti nei confronti del personale responsabile”.



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