L’Europa è prossima a una guerra? Secondo un generale svedese sì, e invita l’esercito a prepararsi

Una nuova guerra in Europa potrebbe essere all’orizzonte, avverte un generale svedese. Il paese non è in stato di guerra da circa 200 anni, ma un Generale ha detto che una guerra che coinvolgerebbe anche la Svezia potrebbe arrivare “nel giro di pochi anni,” come ha riportato giovedì il sito di notizie australiano News.com.au.

“La situazione globale che stiamo vivendo e che ci appare chiara dalle decisioni strategiche in atto portano alla conclusione che potremmo essere in guerra nel giro di pochi anni,” ha scritto il Generale Anders Brännström in un comunicato distribuito ai partecipanti ad una conferenza delle forze armate, secondo News.com.au. “Noi che siamo nell’esercito dobbiamo attuare, con tutte le forze che abbiamo, le decisioni che vengono dalla politica.”

Dopo la fine della Guerra Fredda la Svezia è generalmente rimasta neutrale e ha utilizzato le sue forze armate perlopiù nel fornire assistenza alle missioni all’estero. Ma questo è cambiato, secondo Brännström.

L’attenzione si è spostata a “capacità di lotta armata contro un avversario qualificato”,stando a quanto riportato da un quotidiano locale in lingua inglese, il quale ha sottolineato che il generale non ha avvertito espressamente sui rischi di una Terza Guerra Mondiale.

L’obiettivo, ha scritto, secondo il locale, è quello di creare “un effetto repellente contro gli attacchi militari e, in ultima analisi, di difendere la Svezia”.

Per via delle tensioni con la Russia, la Svezia ha anche considerato l’adesione alla NATO, rafforzando al tempo stesso i suoi legami con l’Europa. Un sondaggio dello scorso anno ha rilevato che il 41 per cento della popolazione svedese ha supportato di aderire alla NATO, mentre il 39 per cento era contrario. Nel 2013 solo il 29 per cento era a favore di aderire alla NATO.

Il Bulletin of the Atomic Scientists ha annunciato mercoledì che il simbolico Doomsday Clock sarebbe rimasto a tre minuti a mezzanotte, il che significa che il mondo continua ad essere vicino alla distruzione nucleare.

“Le tensioni tra gli Stati Uniti e la Russia che restano a livelli da Guerra Fredda, il pericolo rappresentato dai cambiamenti climatici e le preoccupazioni sulla proliferazione nucleare, tra cui il recente test nucleare della Corea del Nord, sono i principali fattori che hanno influito sulla decisione riguardo i recenti adeguamenti a carico del Doomsday Clock “, è stato riportato nel comunicato stampa del gruppo.

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