Nel settembre del 1939, l’invasione tedesca della Polonia, segnò lo scoppio della II guerra mondiale.
Mussolini, alleato di Hitler, prospettò subito al Fuhrer l’impreparazione militare dell’Italia alla guerra e ne proclamò la “non belligeranza”.
Tra il settembre del 1939 e il giugno del 1940, la Germania nazista conquistò rapidamente Polonia, Danimarca, Norvegia, Lussemburgo, Olanda, Belgio e Francia.
Il 10 giugno del 1940 il Duce, convinto che la guerra fosse ormai prossima alla sua conclusione e intendendo approfittare dei successi tedeschi, dichiarò guerra alla Francia e alla Gran Bretagna e, subito dopo, aprì due nuovi fronti di guerra: uno in Africa e l’altro nei Balcani.
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