La Nato e l’arsenale chimico ucraino

di Fabrizio Poggi
Donald Trump, che a detta del coro mediatico a voce unificata sarebbe diventato il 45° presidente USA solo grazie alle manipolazioni elettroniche russe, ha dichiarato di sostenere l’aumento della presenza USA e Nato in Europa orientale.

Lo ha riferito il Segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg il quale, incontrandosi con Trump a Washington, ha anzi sottolineato come proprio negli ultimissimi tempi sia percettibile il sensibile accrescimento del numero di militari stranieri in Polonia e nei Paesi baltici, naturalmente, “proporzionale alle rigide azioni della Russia”.

L’orientamento “filo-russo” di Trump si è manifestato anche pochi giorni fa, con la sua firma al protocollo di ingresso del Montenegro nella Nato, giudicato a Mosca “in contraddizione con gli interessi del popolo montenegrino e fonte di deterioramento per la stabilità nei Balcani e in Europa”.

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