Il giuramento dei sergenti presso lo Stato maggiore dell’Esercito

Giuramento di fedeltà alla Repubblica italiana di fronte alla Bandiera di Guerra dell’Esercito.

Venerdì mattina, alle 10.30, nella Biblioteca Militare Centrale di Palazzo Esercito, alla presenza della Bandiera di Guerra della Forza Armata e del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, 28 Sergenti neo-immessi in ruolo hanno prestato Giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana.

I nuovi Sottufficiali, 27 uomini e 1 donna, provengono dal 23° Corso di aggiornamento e formazione professionale per Graduati immessi nel ruolo Sergenti e sono in servizio presso diversi Dipartimenti, Reparti e Uffici dello Stato Maggiore dell’Esercito (SME) e del Comando delle Forze Terrestri – Comando Operativo Esercito (COMFOTER COE).

Presenti all’evento anche il Sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Giovanni Maria Fungo, il Sottufficiale di Corpo dello SME, 1° Luogotenente Giuseppe Carvelli e i Comandanti di Corpo dei militari giurandi.

Nel corso della cerimonia, che si è svolta nel rispetto del misure stabilite dal Governo per il contrasto alla diffusione del virus SARS CoVid-19, il Generale Farina ha sottolineato come l’Esercito sia in grandissima salute e ben considerato e si è detto certo che la Forza Armata potrà crescere anche grazie al contributo che i Sergenti del 23° Corso sapranno offrire nell’adempimento del servizio.

Il momento più importante della cerimonia è stata la lettura della formula del Giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana da parte di ciascuno dei Sergenti, in forma individuale, al cospetto della Bandiera di Guerra dell’Esercito.

Il giuramento è un “vincolo personale” che impegna ciascun cittadino che presta un servizio per lo Stato e, per il personale delle Forze Armate, costituisce una delle condizioni che devono realizzarsi per acquisire definitivamente lo status di militare. Esso trova collocazione normativa nell’articolo 621 del Codice dell’ordinamento militare, e la sua formula è la seguente: “Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana, di osservarne la Costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina ed onore tutti i doveri del mio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni”.

La Bandiera di Guerra dell’Esercito Italiano è stata consegnata il 3 novembre 1996 dall’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, alla vigilia della ricorrenza della Festa delle Forze Armate, con decreto del 6 marzo 1996. Essa è decorata di 4 Croci di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia, 2 Medaglie d’oro al valor militare, 3 Medaglie d’oro e 1 d’argento al valor civile, 2 Medaglie d’oro e 1 d’argento al merito civile, 1 Medaglia d’oro al merito della Croce Rossa, 1 Medaglia d’oro al Merito della Sanità Pubblica, 1 Medaglia dorata di eccellenza di I classe di pubblica benemerenza del Dipartimento di Protezione Civile.


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