Difesa, a Pantelleria test su capacità di proiezione Aeronautica

Roma, 31 lug. (askanews) – Testare la capacità di proiettare, con brevissimo preavviso, un adeguato pacchetto di forze, completo in tutte le sue componenti abilitanti, in un’area di interesse anche lontana dalla madre Patria e in un ambiente semi-permissivo:

questo l’obiettivo dell’esercitazione “Proof of Concept Expeditionary”, un evento pensato per sintetizzare le principali e peculiari capacità di proiezione delle forze che l’Aeronautica Militare è in grado di esprimere oggi al servizio della Difesa e del Paese.

L’attività, alla quale ha presenziato anche il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, generale di squadra aerea Alberto Rosso, si è svolta giovedì 30 luglio sull’isola di Pantelleria, all’interno del Distaccamento Aeroportuale dell’Aeronautica Militare che da più di ottant’anni costituisce un importante presidio strategico per la Difesa nel cuore del Mediterraneo. Uno scenario individuato proprio per ricreare quelle condizioni di distanza dalle basi aeree stanziali e di ridotto supporto logistico, inclusa la presenza di una pista di decollo e atterraggio dalle dimensioni limitate dove i caccia convenzionali non possono operare, tipiche di quelle che in gergo tecnico vengono definite “bare/austere base”.

In particolare, un F-35B, versione a decollo corto e atterraggio verticale (STOVL – Short Take-Off and Vertical Landing) del nuovo caccia di 5 generazione, recentemente assegnato al 32° Stormo di Amendola (FG) – il principale e più attuale fattore abilitante della predetta capacità expeditionary della Forza Armata – dopo aver preventivamente verificato le condizioni di sicurezza necessarie all’atterraggio, ha effettuato un avvicinamento a bassa velocità alla pista di Pantelleria, arrestando in pochissime centinaia di metri la propria corsa di atterraggio. Il velivolo è stato poi rifornito a terra con una speciale procedura direttamente da un velivolo tanker KC-130J ed è stato armato in tempi strettissimi, per poi ridecollare per la prosecuzione della missione assegnata. Il tutto si è svolto in una cornice di sicurezza per i velivoli, i mezzi ed il personale coinvolto costantemente assicurata grazie ad un sistema di ricognizione e sorveglianza dall’alto, una struttura di comando e controllo mobile e ad unità specializzate di Personale Force Protection


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