Si è concluso con sette condanne a pene varianti dagli 8 anni e sei mesi agli 8 mesi di reclusione il processo per la presunta illecita gestione degli appalti pubblici e la concessione di stabilimenti balneari sul litorale di Ostia a partire dal 2012.
Alla maggior parte degli imputati è stata riconosciuta l’aggravante di aver agito con il metodo mafioso. Condannato a 5 anni e 8 mesi Armando Spada, esponente dell’omonimo clan vicino a quello dei Fasciani.
La pena maggiore, otto anni e sei di reclusione, è stata inflitta ad Aldo Papalini, ex direttore dell’ufficio tecnico e dell’unità operativa ambiente del Municipio XIII, ritenuto personaggio chiave nell’affidamento di appalti pubblici a ditte compiacenti.
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