Il comandante del 132° reggimento carri: “Avrei voluto che qui ci fosse anche Trifone Ragone”

CORDENONS. Non ha voluto fare bilanci del suo periodo alla guida del 132º carri di Cordenons, quasi tre anni rispetto ai soliti due di comando di un reggimento.

Ma nel suo discorso di commiato, alla caserma Fratelli Carli, il colonnello Ciro Forte ha esordito menzionando in modo forte e chiaro il nome di «Trifone Ragone, il caporal maggiore mancato in circostanze violente il 17 marzo dell’anno scorso» assieme alla compagna Teresa Costanza.

Forte lo avrebbe voluto lì davanti, schierato assieme agli altri commilitoni, per omaggiarlo del lavoro svolto assieme nei suoi 33 mesi di comando.

Il reggimento ha avuto il privilegio di essere chiamato da giugno a dicembre 2015 nella missione “Joint enterprise” nel Kosovo ancora turbolento, dove Forte ha dovuto mediare diverse volte le tensioni etniche tra serbi e albanesi, mentre aliquote di personale erano impegnate nell’operazione “Strade sicure” a Monza e Milano e pure all’Expo.

Eppure il comandante, piuttosto che di successi e difficoltà, ha preferito parlare di sentimenti, ricordando le famiglie di tutti i militari che li sostengono nel lavoro e la propria consorte «che questo lavoro non l’ha scelto».

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