Indagato inizialmente per eccesso colposo dell’uso legittimo delle armi, ieri è stata chiesta l’archiviazione a carico del carabiniere che, lo scorso 24 febbraio, sparò e uccise un ladro.
Secondo l’accusa, l’appuntato tentò di fermare con un collega la Fiat Bravo rubata in sosta in via don Minzoni aprendo lo sportello, quando l’uomo alla guida – il trentacinquenne albanese Klodian Hysa – accelerò cercando di investirlo.
Fu allora che il carabiniere estrasse la pistola e sparò. In base ai fatti, quindi, sebbene l’albanese non avesse voluto uccidere i militari ma scappare, ha messo a repentaglio la loro vita perché, per non farsi riconoscere avrebbe girato la testa, accettando così il rischio di investirli. Il colpo partito accidentalmente sarebbe quindi legittimo.