Capo di SMA Generale Alberto Rosso: forza aerea efficiente e preparata ma risorse sempre più esigue

Il Capo di Stato Maggiore dell’ Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso, ha rilasciato una interessante intervista a Rivista Aeronautica



Il Generale Alberto Rosso ha rilasciato una interessante intervista a “Rivista Aeronautica”, importante periodico fondato nel lontano 1925 . Durante il colloquio con Alessandro Cornacchini, il Capo di SMA ha rilasciato diverse dichiarazioni sul presente e sul futuro dell’ Aeronautica Militare. Ve ne proponiamo alcune:

L’Italia può contare su un’Aeronautica militare “efficiente e preparata”, dotata di uomini e donne che “con passione, entusiasmo e dedizione” compensano “la carenza di risorse e il quadro di criticità internazionale. Secondo il Generale Rosso, uno dei  punti di forza dell’ Arma azzurra è l’addestramento: il T-346  rappresenta il primo velivolo, tra quelli che ho pilotato, dove trovi le cose lì dove te le aspetti,  mentre tra i punti critici, c’è il tema dei budget risicati, ma anche la sostituzione del sistema Spada per la difesa missilistica e le luci e ombre sul mantenimento del programma F-35, necessario a fronte “dell’obsolescenza delle linee di volo Tornado e Amx.

Il Generale Rosso dopo l’esperienza  nel Gabinetto della Difesa, è tornato al vertice dell’ Aeronautica in sostituzione del Generale Enzo Vecciarelli,  ora a Capo di SMD. Al suo ritorno, Rosso  ha detto di aver trovato una forza aerea efficiente e preparata che svolge bene, con precisione ed efficacia il suo compito sia in Patria sia nei contesti internazionali, sia nelle attività congiunte con le altre istituzioni o agenzie dello Stato. Negli ultimi anni l’Arma azzurra secondo Rosso, ha acquisito in modo crescente competenze, capacità e consapevolezza.

Una Forza Armata certamente contenuta nei numeri ma davvero equilibrata nelle sue componenti, ha dichiarato il  Generale, che esprime in modo autorevole, con precisione ed efficacia i principi e le caratteristiche fondamentali del potere aerospaziale.

Viviamo tempi di rapidi e imprevedibili cambiamenti a livello globale, ha continuato Rosso, sono cambiati gli assetti politici, i rapporti tra Stati, il ruolo delle alleanze, è cambiata anche la minaccia e quindi la missione e tutto quello che ne consegue. Si è allargato l’orizzonte del nostro campo d’azione portandoci a dover pensare a una dottrina d’impiego del mezzo aereo che superasse i compiti tradizionali o convenzionali.

L’Aeronautica ha affrontato una rivoluzione sia negli aspetti culturali, sia in quelli tecnologici, ha continuato Rosso, ne è un esempio il conseguimento, per primi in Europa, della capacità operativa iniziale degli F-35, avvenuta a fine novembre nell’ambito del corso Tactical Leadership Programme. Abbiamo reso possibile, sempre per primi in Europa, l’effettiva ed efficace integrazione tra velivoli e sistemi di quarta e quinta generazione, dimostrando sul campo, tra l’altro, la grande versatilità del sistema d’arma F-35, in grado di essere utilizzato con notevole efficacia nelle più disparate e complesse operazioni aeree.

Secondo Rosso però,  le “risorse finanziarie sono sempre più esigue a fronte di compiti e attività crescenti”, sia nell’esercizio,  sia nell’investimento. Ne è evidenza il fatto che, in termini di risorse destinate alla Difesa, l’Italia è agli ultimi posti tra i Paesi della Nato.

Questo stato di cose di certo non ci rende la vita facile ha detto Rosso. Far quadrare i conti e mantenere alto il livello di efficienza e di efficacia della Forza armata è davvero diventata un’impresa titanica e molte componenti sono ridotte a numeri estremamente contenuti.




Rosso ha quindi rimarcato di quanto sia indispensabile integrare nella struttura unitaria di difesa aerea la capacità di contrasto ai droni, anche quelli molto piccoli. Destano preoccupazione inoltre , ha concluso il Generale, l’obsolescenza delle linee di volo Tornado e Amx, connessa alle luci e ombre che, ormai da qualche anno, accompagnano l’acquisizione del velivolo F-35 che ne dovrebbe rappresentare il naturale successore. Sul Joint Strike Fighter si attendono gli esiti della valutazione tecnica promossa dal ministero della Difesa.

Rosso è nato a Genova il 29 settembre 1959, si è arruolato in Aeronautica Militare nel 1978, con il Corso Urano 3°, di cui è “sciabola d’onore”. Ha preso il brevetto di pilota militare negli Stati Uniti nel 1983, svolgendo la maggior parte della sua attività operativa come pilota della Difesa Aerea. Il Generale Rosso seguirà le linee guida del Suo predecessore, il Generale Enzo Vecciarelli.




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