Avvocati e Militari. E’ giunta l’ora di rivedere il Codice dell’Ordinamento Militare

Lo scioglimento del Corpo della Giustizia Militare, reso effettivo con l’approvazione del Codice dell’Ordinamento Militare, di cui ricorre l’anniversario proprio in questi giorni, resta uno dei momenti più controversi in anni di riforme delle Forze Armate o, come si dice ora, dello strumento militare.

Il Corpo nasce, nella sua ultima configurazione, nel 1936/37, con un’impostazione talmente moderna che alcuni dei suoi elementi fondamentali sono stati recentemente recepiti sia dalla giustizia ordinaria che dalle Forze Armate.

Dopo la riforma del 1981, il Corpo perde la sua componente di maggiore peso: i magistrati; mentre rimango in forza gli avvocati della riserva. E’ in questo momento che inizia il declino del Corpo della Giustizia Militare.

Eppure il Corpo, era serbatoio di professionisti di elevata esperienza che, essendo riservisti, venivano pagati non secondo la tariffa ordinaria, ma per giornate di lavoro e con un compenso di una frazione di quello di un ufficiale parigrado, con un tariffario necessariamente molto inferiore a quello di un avvocato.

 

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di Marco Eller Vainicher

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