9 Dicembre 1951: il primo aviogetto interamente italiano spicca il volo.

E’ stato il primo per noi italiani, ed è giusto toglierlo dall’ ombra del tempo. La firma del progetto porta un nome illustre, che si distinguerà nella propria carriera, per moltissimi aeroplani di successo.  Mi riferisco al Fiat G.80, ideato dall’ ingegnere Giuseppe Gabrielli.

Si tratta del primo aviogetto militare entrato nella fase di produzione ed interamente di concezione  italiana.  A vederlo oggi ci appare come un velivolo molto convenzionale, ad ala bassa con due prese d’ aria e a triciclo anteriore.  Se lo rapportiamo ai tempi, rappresenta invece il tentativo dell’ industria aeronautica nazionale di affermarsi  e di competere con le esigenze delle forze armate dell’ epoca.  Le prestazioni, che saranno valutate attentamente dal reparto sperimentale volo, sono buone ma non eccezionali e non entusiasmano la nostra Aeronautica Militare. Diciamo che in volo si comporta “bene”, ma è lento e pesante. Il ministero della difesa, dopo i primi voli sembra essere ottimistico e la seguente nota sembra lasciar presagire un futuro roseo per il nuovo aviogetto : “Sul Campo di aviazione di Amendola si è felicemente compiuto il collaudo di un moderno velivolo a reazione di progettazione e costruzione italiana, il FIAT G.80. Lo ha ideato l’ingegner Gabrielli e si costruisce nello stabilimento dell’ Aeritalia di Torino. Pilota Collaudatore l’ingegner Vittore Catella. I voli di collaudo hanno dato risultati brillantissimi superando le più esigenti aspettative” Ma qualcosa non soddisfa del tutto.

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