Afghanistan: tranquilli, è sempre peggio

Kabul, 19 aprile. I talebani rivendicano l’attacco commando-suicida che ha provocato 28 morti e 341 feriti; un bilancio provvisorio destinato ad aumentare. Spiace doverlo ribadire, ma questo è solamente uno degli innumerevoli episodi quotidiani che colpiscono violentemente l’Afghanistan, e gli afghani. Un episodio analogo, nella tipologia forse non nell’intensità, a quelli di ogni giorno dell’anno.

Sorprendono allora le parole del Ministro degli Affari Esteri italiano,Paolo Gentiloni che, da Herat dove era in visita ai  militari del contingente italiano, ha dichiarato che «dopo quasi 15 anni dal nostro impegno…i frutti si vedono in modo evidente… e si creano le condizioni migliori per la costruzione di pace». O Gentiloni non sa nulla di ciò che sta avvenendo in Afghanistan da quindici anni a questa parte, o è una deliberata scelta da parte del Governo guidato da Matteo Renzi di sposare l’approccio del ‘va tutto bene madama la marchesa’. Delle due l’una.

 

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